Sociologia

L'APPROCCIO CRITICO DI MARX (Sociologia)

Se l'atteggiamento di fondo dei positivisti è ottimistico, altri sociologi hanno invece manifestato una forte preoccupazione di fronte ai cambiamenti avvenuti con la Rivoluzione industriale. E' il caso esemplare di Karl Marx (1818-1883). Mentre i positivisti valorizzano soprattutto il progresso tecnico causato dalla Rivoluzione industriale, Marx riflette principalmente sugli sconvolgimenti umani da essa prodotti. Perciò laddove i primi parlano di un'evoluzione lineare della società verso il progresso, Marx vede invece una società conflittuale e soggetta a periodiche rivoluzioni.






Il modo di produzione capitalistico



Il merito principale di Marx è aver focalizzato come i nuovi processi produttivi instaurati dalla Rivoluzione industriale abbiano dei risvolti sociali non solo perchè permettono di produrre molte più merci molto più in fretta (e quindi con un minor costo), ma anche perchè modificano la relazione che i produttori delle merci, cioè gli operai, instaurano con se stessi e con il mondo circostante.
L'industria moderna basa infatti tutta la propria forza sull'uso dei macchinari, i quali sono mezzi di produzione molto costosi, che nessun singolo operaio può possedere per svolgere il proprio lavoro autonomamente (come un artigiano). I mezzi di produzione sono di proprietà di pochi individui, che non lavorano manualmente alla fabbricazione dei beni, ma impegnano le proprie ricchezze (capitale) nell'acquisto dei macchinari da far utilizzare agli operai. Essi sono perciò chiamati "capitalisti".
L'operaio, dal canto suo, non è più un artigiano tradizionale, bensì un oggetto, un esecutore di una delle tante operazioni, ed è ridotto ad una condizione di appendice del macchinario. In parole povere perde il legame forte con il prodotto del suo lavoro e diviene solo uno dei tanti ingranaggi del processo produttivo.

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